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Intervista a Antonio Barbato Presidente

Considerazioni, valutazioni, programmi. L’ASPMI prossimo venturo

Data: 05/09/2012 da www.poliziamunicipalesport.it


Presidente Barbato, del tu o del lei?

Del tu. Tra sportivi solo del tu…. ci mancherebbe!

Bene.  Allora…  ti aspettavi un risultato di questo tipo?

Non me l’aspettavo sostanzialmente perché in una competizione elettorale è sempre tutto in gioco e in movimento. Credo che vincente sia stata la forza delle proposte che avevamo presentato, che gli avvenimenti internazionali prossimi a venire potevano essere un’opportunità per far tornare l’Associazione allo splendore di qualche tempo fà. A mio vedere una buona proposta, un’occasione da non perdere. Un po’, diciamo,  come trovarsi a giocare una partita  all’oratorio o la possibilità di partecipare alle Olimpiadi. L’idea quella di andare ad intercettare Expo 2015, ovviamente con il lavoro di tutti, perché non sarà semplice, non sarà facile però è un’opportunità. Le occasioni se non le vai a cercare non le cogli di sicuro. Un po’ come quello che rifiutandosi di giocare la schedina non avrà mai la possibilità di vincere al superenalotto.

La presidenza al nord significa qualcosa?

Credo che la sede di presidenza rivesta un importanza del tutto relativa. A mio parere quello che conta sono le idee. Nello specifico un modo completamente diverso di vedere l’Associazione. La proposta che abbiamo presentato è creare delle macrostrutture interregionali, per intenderci tipo federazioni affiliate CONI,  all’interno delle quali ognuno può lavorare comodamente senza necessariamente muoversi con lunghe distanze. L’idea è consentire ai Consiglieri di impegnarsi nel lavoro  in maniera autonoma superando quella visione accentratrice, statalistica, che rallenta lo sviluppo producendo spesso riscontri negativi.

Torniamo all’Assemblea. Inutile negarlo, lo scontro c’è stato eccome. Certo è che una rottura non giova a nessuno.

Assolutamente no. Uno dei primi compiti che mi assumerò è ricomporre il dissidio che si è creato. Occorreva però che i Soci presenti fossero ben consci di ciò che era accaduto. Diciamo a tutti che lo sport serve a far crescere, far star bene, che è una questione di lealtà.  Bei concetti che almeno in questa occasione non hanno trovato rispondenza visto che a qualche ora dalle elezioni è stato messo in atto il tentativo di cassare dalla lista dei candidati consiglieri un associato certificato dai sindaci revisori essere in possesso dei requisiti richiesti. Lasciatemelo dire, non è stata una bella azione.

Come si dice, tutto è bene quel che finisce bene. Guardiamo avanti, che ASPMI sarà?

Una Associazione dove tutti lavoreranno, nessuno escluso, perché, ripeto, è questa la forza dell’Associazione . Ci sono molti gruppi sportivi,  persone che di essi ne fanno parte che hanno sempre lavorato, bene e tanto. Oltre loro andremo ad intercettare i giovani che sono la linfa vitale. Metterli tutti insieme sarà un gran cosa e qui il vulcano ASPMI si aprirà con un’eruzione, spero, molto ampia, magmatica.

Qualche obiettivo verso cui sei maggiormente interessato.

Il più grande e ambizioso è modificare e registrare lo Statuto.  E’ un documento importante, il fondamento sul quale si regge il sistema. Il testo dovrà essere prodotto da un gruppo di lavoro che si prenderà cura di analizzarlo rendendolo adeguato a quelle che sono le nostre esigenze. Fatto questo possiamo indirizzarci con le carte in regola verso Expo 2015 pronti a cogliere qualsiasi opportunità che un evento di così grande impatto mediatico potrà presentare.

Problema economico. Come riusciremo a intercettare le risorse che ci possano consentire di crescere in un momento così diffcile?

Su questo ho idee chiare. Sono convinto che sia necessario rendere l’Associazione più credibile presentando all’attenzione dei media risultati sportivi di rilievo.  Ciò non vuol dire considerare di secondo piano quei campionati che pur non producendo risultati eclatanti in termini di prestazioni riescono a raggiungere alti numeri di partecipazione.  Quando avremo raggiunto questo obiettivo, e mi pongo un termine a scadenza ravvicinata, potremo dirci pronti a presentare richieste di contributi.

Per finire, a quando la prima riunione di Consiglio Nazionale?

Il tempo di organizzare il passaggio di consegna tra Palermo e Milano e concordare una data, tenendo conto degli impegni di tutti. Credo verosimilmente che per la fine di settembre o  i primi di ottobre riusciremo a riunire il Consiglio. In attesa della riunione del Consiglio, stiamo già lavorando su vari fronti e coordinando il presente, insomma, per farla breve, siamo operativi! (a.d.)

Pubblicato in Editoriale

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