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I Ghisa in un CD

Articolo pubblicato il 11/12/2009 sulla rivista Quattroruote

Niente caschetto d'ordinanza e blocchetto delle multe in mano. Per una volta, i vigili di Milano tolgono la divisa ed entrano in sala di registrazione. Almeno a Natale, sono tutti più buoni, si dice. E vale anche per i "ghisa".

Esce poco prima delle feste, "Natale 100% Ghisa", il Cd realizzato dal gruppo sportivo e ricreativo della Polizia locale di Milano: venti agenti e ufficiali, tutti accomunati dalla passione per la musica. Il Cd è stato registrato e curato interamente da loro (anche la copertina, nella foto in alto, è stata realizzata da un'agente con la passione per la pittura, Marisa Bovolenta) e verrà distribuito come cadeau natalizio ai membri del corpo e alle autorità comunali, provinciali e regionali.

Dei dodici brani, nove sono classici della tradizione delle canzoni natalizie, mentre tre sono inediti, frutto della creatività di alcuni degli agenti: "Notte di Natale in Tangenziale", "…Se a bassa voce", interpretati da Fabrizio Canciani, ufficiale della scuola del Corpo di Polizia Locale, e "Buon Natale Babbo Natale" motivetto per bambini scritto dall'agente del nucleo Radiomobile Francesco di Vincenzo, nel quale si esibiscono anche i piccoli alunni di una scuola materna di Milano.

Anche i classici, comunque, sono stati rivisitati e riarrangiati dai musicisti-ghisa. Alcuni restano nel solco della tradizione, altri hanno insolite sonorità blues e jazz e latine. Così, i Buena Ghisa Social Club si esibiscono in una versione caraibica di "Adeste Fidelis", e in una mix di jazz e musica afrocubana per "Tu scendi dalle stelle", con la voce di Antonio Barbato, direttore della scuola del Corpo; gli All In, altra band di agenti, invece, si sono cimentati in un "evergreen" come Jingle Bells, rivisto in versione elettrica.

Il Cd conta anche su tanti contributi esterni: c'è il Piccolo Gruppo Orchestrale della Scuola Civica di Musica di Pieve Emanuele, c'è l'orchestra di chitarre Centocorde del maestro Guido Muneratto, c'è il percussionista cubano Yamil Castillo Otero, c'è la voce dalla soprano russa Tatiana Kharlamova Carisma e c'è il pianista jazz Marco Bianchi. Ma soprattutto ci sono loro, i "ghisa", in versione inedita e insolita, che qui s'impegnano anche a ricucire il legame con i milanesi. La loro immagine, infatti, è sempre associata a quella, fastidiosa, delle multe. Da qui nasce l'idea di mostrarsi in una chiave diversa. Anche i ghisa hanno un'anima, insomma. (L.C.)

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