Utilizziamo i cookie per migliorare il nostro sito ed aiutare a fornire i nostri servizi. I cookie impiegati per il funzionamento essenziale del sito sono già stati impostati.

Il Calendario 2010 della Polizia Municipale celebra il 150° anniversario di fondazione del Corpo

In sinergia con un'altra realtà milanese che, sempre nel 2010, compie un secolo di storia: l'Alfa Romeo.

da l'impegno, gennaio/febbraio 2010
a cura di Fabrizio Canciani
foto di Giancarlo Castano e Alberto Lombardi

Mettete una sfavillante Alfa Romeo otto cilindri B lungo 2900, del 1938, in pieno centro cittadino con al fianco un signore in tuba e mantello e un vigile con la divisa di gala degli anni 30. Mettete che questa scena si svolga davanti al Teatro alla Scala e in mezzo a una folla di curiosi. Si è subito portati a pensare di essersi imbattuti nel solito set cinematografico, come spesso capita a Milano, città di cinema e televisione. In realtà si tratta del set fotografico allestito per la realizzazione del calendario 2010 della Polizia Municipale milanese, celebrativo dei 150 anni di storia del Corpo.

L'idea di base è stata quella di creare una sinergia con un' altra realtà storica milanese che, sempre del 2010, festeggia il secolo di vita: l'Alfa Romeo. Dall'unione delle due forze in campo è così nato il calendario dal titolo: "Ghisa-Alfa Romeo,una storia milanese".

Il Museo Storico dell'Alfa ha messo a disposizione le auto d'epoca, a partire dalla 24 HP carrozzeria Castagna del 1910 fino alla modernissima 8 cilindri competizione del 2006, mentre l'ex vice capo drappello Antonio (Nino) De Montis ha concesso le divise del passato, attingendo dalla propria prestigiosa collezione privata.

De Montis è un ex ghisa che ha avuto la costanza e il merito di raccogliere, negli anni, circa 7000 pezzi tra uniformi, berretti, distintivi, cimeli di ogni genere provenienti dalle polizie di tutto il mondo, ma soprattutto appartenenti ai Vigili di Milano. La più antica delle sue divise risaie proprio al 1910, anno di nascita dell'Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, in seguito "Alfa-Romeo", che accolse nel suo emblema all'atto della fondazione la Croce del Comune di Milano e il Biscione Visconteo. Una storia milanese, dunque, che presupponeva scenari degni, ambientazioni appropriate. Sullo sfondo dei monumenti e dei luoghi caratteristici di Milano, da piazza Duomo al Vicolo dei Lavandai, dal Castello Sforzesco al Grattacielo Pirelli, fino al polo di Rho della moderna Fiera, si è cercato ricreare l'atmosfera delle diverse epoche. I modelli che hanno indossato le uniformi storiche sono tutti attuali appartenenti al corpo, così come i figuranti che hanno interpretato i "passanti" e i fotografi che hanno immortalato le scene.

Come ha scritto il Comandante Tullio Mastrangelo nel suo saluto: "Il calendario 2010, con la sua originalità, vuole porre l'accento sul legame tra la Polizia Municipale e la storia della città, che ha sempre caratterizzato il Corpo fin dalla sua fondazione".

Per la realizzazione del calendario sono dunque state utilizzate tutte "risorse interne" a costo zero.


Il museo storico dell'Alfa ha provveduto a trasportare i prestigiosi veicoli nelle location prescelte, mentre in camerini improvvisati (spogliatoi di Palazzo Marino, piuttosto che un furgone "Romeo recuperi") gli attori si sono calati nei panni dei loro antenati.

Non sono state poche le difficoltà logistiche, come per esempio trasportare una 6 Cilindri 2500 Super Sport del 1947 di uno scintillante color azzurro nello stretto vicolo dei Lavandai, o convincere le frotte di turisti giapponesi a rimanere "fuori campo" davanti alla Galleria Vittorio Emanuele. Ma nella maggior parte dei casi si sono ricreate delle atmosfere suggestive che hanno riportato indietro le lancette degli orologi a epoche lontane. La via Palazzo Reale, già sfruttata per tante pellicole d'epoca, ha fornito, per esempio, lo scenario ideale per gli anni del primo dopoguerra. II grattacielo Pirelli, invece, è il simbolo perfetto per gli anni del boom, con tanto di Giulia Super in primo piano e vigile con la divisa bianca in posa. Il Castello ha invece offerto asilo alla Giulietta Sprint, auto mito degli anni 50 e 60, vicino alla quale hanno posato un graduato interprete e un viabilista attratto dalla deliziosa signorina al volante.

Gli anni 70, con le loro contraddizioni sono stati ambientati tra l'Arena Civica e Palazzo Beccaria dove hanno fatto bella mostra le divise ordinarie, dismesse una decina d'anni fa, e due auto diverse tra loro ma significative: la Montreal e l'Alfetta. Lo Stadio di San Siro, ancora privo del terzo anello, ha offerto la cornice ideale per l'Alfa 164 e per la rievocazione degli anni 80, mentre il futuribile Polo di Rho della Fiera di Milano ha rappresentato il fondale definitivo per gli anni 2000.

Le epoche più lontane hanno trovato delle collocazioni classiche. Piazza Duomo ha accolto gli anni 10, la Galleria gli anni 20, Palazzo Marino il 1930. La Freccia d' oro del 1947 si è fatta fotografare sul lato dell'Arcivescovado mentre la Berlina 1900 del 1952 ha avuto il suggestivo sfondo di Sant'Eustorgio. Sempre con vigili al loro fianco, protagonisti degli scatti insieme alle prestigiose vetture.

Restano da segnalare quattro collezionisti privati che hanno contribuito con i loro veicoli, oltretutto marcianti, a rimpolpare i contenuti del calendario. Lo hanno fatto per amore dell'Alfa e per la soddisfazione di immortalare i loro veicoli in un documento che, ne siamo sicuri, diventerà lui stesso un prezioso cimelio da collezione.

 Clicca qui per vedere le foto

Stampa