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Tennis/Padel

Campionati Europei Tennis delle Polizie e dei Vigili del fuoco

 

Valencia   6 – 13 giugno 2010

Giunti alla terza edizione, circa 2.000 partecipanti in rappresentanza di 10 nazioni europee, nella bella città di Valencia, hanno gareggiato per ben 65 discipline sportive e, per la prima volta, dei tennisti italiani hanno incrociato le racchette con i colleghi europei.CASIRAGHI RAFFAELE VINCITORE DEL BRONZO IN COPPIA CON TROVATORE FRANCESCO NEL DOPPIO MASCHILE OVER 50

Certo non sono gli esaltanti ed insuperabili mondiali, nei quali moltissimi successi hanno avuto come protagonisti atleti meneghini, ma indubbiamente esprimono un valore oltreconfine che crea patos ed emozione, dando merito internazionale alle varie fatiche che ogni sport comporta.

Un semplice ed affiatato gruppo meneghino ha letteralmente sbaragliato la concorrenza nella disciplina del tennis. Infatti nei campi in mateco (sorprendente visto che la Spagna è nota per la massima espressione tennistica sulla terra rossa), del bellissimo centro sportivo della Polizia Locale di Valencia, nelle varie categorie, gli atleti hanno complessivamente vinto ben 6 medaglie: 2 ori (doppio misto Carli - Scrosati), 1 argento (singolare femminile Scrosati, per l’unione dei comuni Lonate Pozzolo - Ferno), 1 argento (singolare “Master B” Trovatore) e 2 bronzi (doppio “Master B” Trovatore – Casiraghi).PAOLO CARLI VALENCIA 2010

Maggiori avrebbero potuto essere gli allori se, proprio alla vigilia dei giochi, Annamaria Malinverni non si fosse infortunata in servizio. Il suo spirito sportivo l’ha comunque portata sui campi ove, seppur evidentemente convalescente, ha supportato i colleghi tutti, con la sua solita attenzione, disponibilità e prodigalità per i compagni, dando nel contempo un tocco di leggerezza e simpatia con l’elegante cortesia che la contraddistingue. Non è certo passata inosservata, infatti, l’organizzazione ha ben pensato di premiarla per la sua dedizione e cordialità. Se non è possibile annoverare il suo premio nel tennis giocato, indubbiamente esso risulta il più prezioso perché costituito dalla passione, dall’amore e dallo spirito di appartenenza che Annamaria ha messo a disposizione di coloro che hanno letteralmente combattuto e sudato per ottenere un risultato indubbiamente prestigioso.  Nella arena iberica, al cospetto di un notevole pubblico, i vari toreri che si sono succeduti, questa volta non hanno sconfitto il toro; il vessillo del tricolore più volte è sventolato, non come il drappo rosso atto di sfida, bensì come simbolo di orgoglio e vittoria.

 

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